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1859 | 327 |
Nella sera dei 4 corrente, una turba di volontari, disposta in ordine militare, passeggiava allegramente per la città. Nell’ultima fila vi era un gendarme francese1.
Nella mattina dei 5, alla messa militare a S. Luigi de’ Francesi, solita dimostrazione.
Come spettatore personale di mera curiosità, si è in grado di aggiungere che un doppio cordone di spettatori, con deposito avanti la Chiesa dove aveva principio, proseguiva per la via della Scrofa fino all’imboccatura di S. Antonio dei Portoghesi. Il generale, che era in carrozza, corrispose gentilmente al saluto; ma non con la consueta giovialità.
Ai 4 corrente, al Corea, dalla compagnia comica Pezzana, si recitò una produzione intitolata: «La fossa dei Leoni».
Terminò il Pezzana stesso con un’apologia italianissima, quindi applausi strepitosi e richieste di bis.
Nella notte dello stesso giorno alcuni dragoni pontifici tentarono di disertare. Altri, fedeli al Papa, si opposero energicamente. Ne seguì una colluttazione nel quale vi furono due feriti.
7. — Nel giorno 6 corrente si ebbe la conferma della notizia della vittoria riportata da Napoleone III a Magenta, dove 15 mila Austriaci furono messi fuori di combattimento con 5 mila prigionieri e perdita di 40 cannoni, e quindi l’ingresso dei Francesi a Milano.
- ↑ Per ciò che narra qui il Roncalli rimandiamo il lettore alla nostra nota a pagina 325.