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314 | diario roncalli |
7 Maggio. — Prosegue la partenza dei volontari per il Piemonte. Ultimamente sono partiti quaranta calzolai.
Nel giorno 1° corrente, si dice che ne sieno partiti circa un centinaio. Fra questi è un nepote del cav. De Cinque. Egli era sul punto di ammogliarsi. Gli mancava un impiego e l’ebbe pochi giorni innanzi nella strada ferrata. Sedotto da compagni, rinunziò all’impiego e ad una giovine promessa sposa che l’amava teneramente.
I volontari ricevono sussidi per il viaggio.
Il cassiere politico è il figlio del dovizioso Silvestrelli1.
Nel 1° giorno del corrente, parti per il Piemonte il duca Cesarini colla sua famiglia.
Poco dopo la partenza, si trovò scritto al suo portone: «Est locanda — appartamento d’affittarsi — le chiavi dal ministro di Sardegna».
Questa mattina sono partiti 180 volontari per il Piemonte. Fra questi sono venti studenti della Sapienza.
Gli studenti ingegneri sono in grande impegno per subire i loro esami. Appena lo avranno dato, ottanta ne partiranno per il Piemonte, superbi di unire all’ardore marziale il diploma del profitto scientifico. Essi subiranno nel Piemonte altro esame e quindi saranno ammessi al Battaglione Universitario che si sta organizzando, del quale ebbero il regolamento a stampa con apposito figurino.
- ↑ Quanto s’adoprasse, in quei giorni, Luigi Silvestrelli per la causa nazionale, di cui sì mostrò sempre tenerissimo, già abbiamo detto nella prima parte del presente lavoro.