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vi ebbe quella dal gioielliere Castellani, il quale gli esibì 14.000 scudi perchè gli salvasse il figlio.


18 Aprile. — Ai 10 corrente, col solito Avviso di monsignor direttore generale di Polizia, si preveniva il pubblico che nella sera di Pasqua ci sarebbe stata la solita illuminazione della cupola ed ai 13 la Girandola. Agli 11 un dispaccio telegrafico avvisava che l’imperatrice delle Russie sarebbe arrivata in Roma ai 13. Altro dei 12 significava che, stante il tempo cattivo, non si era imbarcata.

In seguito a ciò, dalla Segreteria di Stato si stabilì di sospendere tanto l’illuminazione che la girandola. Però, non si pensò di darne avviso al pubblico. Quindi, nella sera, il solito concorso alla piazza di S. Pietro, e, stante tale delusione, lagnanze e declamazioni generali e questioni.

Intanto vi furono alcuni che riguardarono un tale avvenimento come anti-religioso ed anti-politico, sia per essersi trascurato un omaggio alla solennità Pasquale, cosa molto rimarcata dal basso popolo in particolare, sia per aver dato luogo a qualche osservazione dei diplomatici.


25. — Tornando nuovamente sull’oggetto del differimento della illuminazione della cupola nella vigilia di Pasqua, alcuni osservano che ciò possa essere stato per misura politica.

Dicesi che il generale francese avesse un dispaccio telegrafico, in quello stesso giorno, sulle cospirazioni settarie di Parigi, le quali potevano avere una collegazione con Roma, e che così si adottasse la sospensione