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Quello sciagurato cercò di suicidarsi precedentemente col non prendere cibo per circa tre giorni.

Nella sera precedente aveva luogo un assembramento, composto di alcune centinaia di persone sulla piazza di S. Carlo al Corso, allo scopo di fare una dimostrazione in favore del condannato.


25. — L’assembramento che, nella sera dei 21 corrente, era di già composto di alcune centinaia di persone sulla piazza di S. Carlo al Corso, aveva lo scopo di fare una dimostrazione al generale francese onde intercedesse dal Sovrano la grazia al Costantini. Il colonnello Nardoni, con un uffiziale, dissipò facilmente quella inconsiderata riunione, prima che 400 gendarmi giungessero sul luogo per disperderla.

Le sentenze affisse per la città, come di consueto, dando luogo a commenti, d’ordine della Polizia, nella notte dal 23 al 24, furono tutte lacerate».


Relazione del giustiziato Costantini, 25 luglio 1854:

«La Polizia prese, nella sera scorsa, varie ed energiche misure di precauzione sul supposto che potesse aver luogo qualche dimostrazione in favore del Costantini.

» Alle ore 9 pomeridiane, fu intimata al Costantini la sentenza di morte. Egli l’apprese con tutta fermezza e chiese di leggerne il tenore.

» Domandò un sigaro ed un caffè; quindi, con istraordinario sangue freddo, la lesse, e, terminatala, disse: «Sta bene». Poscia, voltosi ai confortatori,