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talmente alterato che anch’egli, senza avvedersene, passò nella contigua camera declamando contro i suoi ministri, conchiudendo che un giorno o l’altro li avrebbe cacciati via tutti.


30. — Nella notte dal 27 al 28 furono gettate alcune materie incendiarie alla polveriera pontificia, presso porta S. Paolo. Gli autori restano ignoti.

Si parla molto dello stato deplorabile in cui fu ridotta l’amministrazione degli ospedali e specialmente quello di S. Spirito.

Sembra che il Papa, disgustato di tali risultati, prendesse il temperamento di togliere il cardinale Morichini e nominarvi un prelato, siccome fece con monsignor Ferrari, sperando da questo una più regolare ed utile direzione.


1° Luglio. — Grandoni, romano, uno dei condannati a morte nel processo del conte Rossi, alle ore 7 antimeridiane del giorno 30 giugno, mediante un fazzoletto di seta, raccomandato al catenaccio della finestra, si appiccò.

Il di lui cadavere, nella notte susseguente, fu asportato presso il vicolo delle Serpi e sotterrato con calce viva, presso gli ultimi tre politici morti impenitenti.


22. — Nella mattina dei 22 venne decapitato, alla Bocca della Verità, Sante Costantini di Foligno, di anni 28, scultore, prevenuto di omicidio, per spirito di parte, a danno del conte Pellegrino Rossi.