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la Depositoria. S. E., di sua propria mano, si era degnata di spolverare tutte le casse, e, anzi, il cassiere, avendo domandato al pro-ministro se anche le medesime si dovevano pulire, S. E. gli rispose che già ci aveva pensato lui.


7 Febbraio. — Il pubblico si è scandalizzato nel leggere sul foglio ufficiale che S. Santità approvasse i lavori del palazzo Madama, ed è indignato della impudenza del pro-ministro che confermava ciò, in perpetua memoria, con iscrizione lapidaria, mentre poi a tutti è noto che il S. Padre disapprovò chiaramente, sì per l’angustia dei locali che per la migliore centrabilità dell’antica Posta.

Si assicura, generalmente, che la nuova Posta, al palazzo Madama, ha importato la spesa di scudi 75.000 e i lavori, in complesso, di 300.000 scudi circa.

Il pro-ministro, però, per rimuovere i dispiacevoli commenti, ha preparato un Rendiconto, riferibile alla suddetta spesa, che darà alle stampe.

Ieri si vociferava che i demagoghi avrebbero fatto una dimostrazione per il compleanno della repubblica (che matura ai 9 corrente), mediante una passeggiata per il Corso. La medesima non ebbe luogo.


12. — Agli 11 corrente, al palazzo Madama, sopra i due portoni d’ingresso, non ostante le guardie della finanza, fu affisso uno scritto, a caratteri cubitali in cui leggevasi: Portæ Inferi.