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254 | diario roncalli |
Le bombe dovevano essere incendiate in varii punti del Corso giovedì grasso, al segnale del 1° sparo di mortaletti. Quindi, approfittandosi della confusione, si doveva fare un eccidio di varie persone designate al pugnale e risultanti da una nota che, similmente, fu trovata. Fra queste vi sono il generale Gemeau, il cardinale Antonelli, M. Ruflni.
Il Jacopini fu arrestato all’istante insieme a varii complici. Fra questi vi sono un Bizzarri, un Flamini, un Fazi, due fratelli Lipari, due fratelli Fabbri, fratelli Stadarini.
La Polizia, non ostante il discoprimento della congiura, prese le necessarie precauzioni perchè la pubblica tranquillità non fosse turbata.
Molti, che avevano avuto sentore della cosa, si astennero dall’andare al Corso.
28. — Gli arrestati politici dal 19 cadente in poi, per la nota congiura, si assicura che siano 47.
I rei principali sono soltanto tre, cioè: Luigi Jacopini, — Bizzarri, — Fazi.
Gli altri sono meramente sospetti.
3 Marzo. — Il figlio di un cadetto del principe Ruspoli fu carcerato, ultimamente, come uno degli autori degli spari di esultanza per l’anniversario della repubblica. Si dice che in carcere gli sieno state date 25 legnate1.
- ↑ L’arrestato Enrico Ruspoli, figlio di Sigismondo dei principi Ruspoli, cugino ad Emanuele Ruspoli deputato al Parlamento e già Sindaco di Roma, era stato cadetto nell’esercito della republica romana, e s’era conservato fedele ai principi liberali.