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244 | diario roncalli |
Gemeau a cavallo, in grande tenuta, circondato dal suo Stato Maggiore ed uffizialità che, rispettosamente, gli sottomettono fasci di bastoni requisiti, onde dalle sue stesse mani, per mezzo di un cerchio di ferro, sieno verificati se di giusta misura o veramente in contravvenzione alla legge.
Vi sono poi alcuni birbaccioni, con fascetti di piccolissime canne d’india, che implorano il permesso di poterli vendere ad un bajocco l’una.
Si sente dire che i repubblicani facciano circolare un figurino sul quale modellare il loro vestiario. Desso sarebbe veramente democratico. Cappello di paglia ordinario, del valore di cinque bajocchi, paletot, saia ordinaria romanesca, calzone di canevaccio, romanesco, scarpe ordinarie con grossi chiodi1.
Oltre alla proibizione del giuoco del lotto, già si va partecipando che deve unirsi l’astinenza dai gelati onde pregiudicare il Governo nell’appalto della neve.
La notificazione del cardinale Antonelli, pubblicata questa mattina sul fumare, fu insultata in varii modi indecenti.
La Polizia romana era nell’intendimento di imitare la punizione degli Austriaci coi perturbatori pel fumo, cioè di dare pubblici cavalletti, ossia legnate. La Polizia francese vi si oppose.
Si sente vociferare che lo stesso inconveniente si paleserà anche a Napoli.
- ↑ Qui il Roncalli non è esatto. I liberali romani volevano, allora, come avevano già fatto nel 1848, vestirsi di panni e velluti nazionali.