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1851 | 243 |
che fossero agenti di Polizia, si adoperavano a far conoscere che non erano in contravvenzione colla legge, non essendo i bastoni sospetti per la loro forma. Fu loro risposto: «I bastoni grossi sono proibiti dalla Polizia ed i piccoli da noi».
Nella notte dai 12 ai 13 corrente si fecero varie carcerazioni d’individui sospetti che già erano stati arrestati altre volte.
Nella sera medesima, 13, presso via Condotti, fu ucciso un ex-vetturino, cognito col soprannome di albero bello. Questi era fratello di un agente di Polizia.
Si dice che costui ieri sera prestasse qualche servizio agli agenti di Polizia, nelle carcerazioni che furono fatte per il Corso.
Molti furono i perquisiti. Verso la piazza del Popolo una comitiva fu similmente perquisita e tosto gli individui che la componevano furono carcerati. Il popolo cominciò ad affollarsi, e presso Montecitorio già si era formata una massa di circa 300 persone, che fu dispersa dalla forza armata, senza inconvenienti.
Dicesi, per Roma, che il dì 17 si porrà la città nuovamente in stato d’assedio.
16. — La persecuzione demagogica ai fumatori non si è punto rallentata.
Quella dei bastoni pare che abbia sofferto qualche variante, imperciocchè i repubblicani che sono noti li portano pubblicamente.
È stata affissa, per le cantonate, una caricatura sulla legge dei bastoni. Essa rappresenta il generale