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duta una carrettella piena di giovinastri, circolanti per la città, che cantavano canzoni sediziose.

Infine, circa le 10 pomeridiane, una numerosa turba di persone di basso ceto, composta a plotoni, fu incontrata a piazza Colonna Traiana, che, cantando, si avviava verso il Corso. V’è chi assicura che desse la caccia a qualche pattuglia per assalirla.

Nella stessa notte si fecero varii insulti alle case di persone addette alla Polizia. Fra essi si rimarcò quello di essersi portato via il portone della casa dove abita il cavaliere Minardi.

Le operazioni, poi, eseguite dagli agenti di Polizia si restringono principalmente all’aver carcerato un Fortini ed un Bossi (figlio quest’ultimo del capitano), ambidue cogniti papalini, nell’atto che si adopravano a spegnere i fuochi di bengala.

Si dice però, generalmente, che i faziosi avevano dato l’onore agli agenti di Polizia di spargere i fuochi di bengala, se pure non avevano affidato loro l’attribuzione anche d’incendiarli, mentre sembra impossibile che, senza una intelligenza ed una loro cooperazione, potessero essi agire così impunemente.

Però, non è a tacersi che si assicura essere stati carcerati, come sospetti, un dottor Mucchielli ed un Giorgioli, capo-mastro muratore, già cogniti repubblicani.


17. — Nell’occasione del prossimo carnevale la Polizia prende molte misure di precauzione, a carico specialmente d’individui sospetti. Si fanno molte perquisizioni domiciliari e si mandano via i forestieri statisti a cui carico possano esservi anche lon-