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tale visita anche le donne, il che fece qualche sensazione presso il pubblico. Furono carcerate circa 10 persone; ma sembra per mero sospetto.

Nella stessa notte la Polizia romana carcerò circa 70 persone, sospette principalmente di essere autrici o distributrici di libelli infamatori. Fra queste sono otto stampatori, già addetti alla stamperia Pallotta.

Fu similmente carcerato un Petroni, bolognese, avvocato criminale e consulente di Canino. È voce che costui sia l’autore del libello stampato: Roma e gli Stati Romani nel 1850.

Tutta la truppa di linea, anche francese, in quella sera ebbe la consegna.

Si assicura da qualcuno che dovesse aver luogo qualche assembramento con canti sediziosi.


27 Gennaio — All’esposizione di pitture, posta alla piazza del Popolo, fu messo in mostra un quadro rappresentante il combattimento di S. Pancrazio con la morte del colonnello Manara1. Molti curiosi e fanatici corsero in folla a vederlo; ma il Governo, poco dopo, ordinò che fosse rimosso da quel luogo.

Difatti fu portato via ed ora si trova a via Mazzarini, presso Monte Cavallo, dove attualmente si dirige la massa dei demagoghi a venerarlo. Si crede che la Polizia vorrà proibirne anche l’esposizione particolare.


  1. Autore di questo quadro fu Filippo Vittori, morto da pochi anni.