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1850 | 219 |
sione spezzò tutte le invetriate dei casamenti quivi prossimi.
Con uno scritto, affisso clandestinamente, venne tacciato, ier l’altro, d’inazione il Municipio Romano, quindi si minacciano della vita i membri, dove non si dimettano all’istante.
19. — Ieri, ricorrendo il giorno onomastico di uno dei figli dell’imperatore d’Austria, il Rappresentante Austriaco, residente in Roma, fece celebrare una messa solenne, con Te Deum, nella chiesa nazionale dell’Anima.
I demagoghi, spargendo voce che la sacra funzione era per festeggiare la Costituzione, che si dice accordata da quel Sovrano ne’ suoi Stati, avevano ideato di approfittare di tale circostanza per fare una dimostrazione popolare.
La Polizia, conosciuto ciò, diede alcune disposizioni di precauzione ai carabinieri, e fece rafforzare i quartieri, facendo perlustrare quelle vicinanze da numerosa sbirraglia.
Il Comando francese volle dare una maggiore importanza alla cosa e dispose uno squadrone di cavalleria sulla piazza dei Ss. Apostoli (con istruzione di caricare, nel caso, gli assembramenti dei mali intenzionati), nonché rinforzi per i quartieri e depositi presso le piazze Agonale e dei Ss. Apostoli.
La pubblica tranquillità non fu punto turbata ed il tutto procedette senza strepito.
Anche a Bologna ed Ancona si preparava eguale dimostrazione.