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di ragia. Probabilmente per incendiare il Monastero delle Sacramentate, dove appunto si rinvennero.

Alle 4 pomeridiane, in punto, di oggi, con generale esultanza, si verificò il ritorno di S. Santità Pio IX.

Il generale Baraguay d’Hilliers gli era allo sportello.

Concorso immenso; non Evviva smoderate, ma dimanda spontanea della Benedizione. Il tutto procedette con dignità, ordine e quiete1.

Nella sera generali luminarie per la città.


20 Aprile. — Il S. Padre, nel dì 17 corrente, benedisse le truppe francesi, nella piazza di S. Pietro.

Sono stati carcerati varii individui sospetti di corrispondenze segrete coi profughi ex repubblicani.

Nel dì 19 si dice essere stato arrestato un individuo di Pesaro, sicario contro Pio IX, il quale doveva eseguire il reo suo disegno nel di lui passaggio per Albano. Fu trovata presso il medesimo una lettera che compromette un suo compagno di quella città.


1° Maggio. — I faziosi, che ancora s’illudono della vittoria riportata, il 30 aprile, 1849, sopra i

  1. Questa narrazione del Roncalli mostra apertamente che i Romani non desideravano punto il ritorno di Pio IX. Di che il Papa ebbe altra prova in quei giorni, e per molto tempo ancora, nel veder vuotarsi le vie appena v’apparisse il suo corteggio. Ne lo ingannarono gli applausi di una squadra raccolta da alcuni zelanti acciò lo accompagnasse ed applaudisse ovunque si presentasse perchè egli notò, argutamente, che, dopo il 1850, le dimostrazioni gli si facevano sempre dalle solite cento teste calve. E dei cento calvi fu chiamata perciò, d’allora in poi, quella squadra di dimostranti.