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istituito un Consiglio di Stato ed una Consulta di Stato1.

20. — Nel di 13 il generale Rostolan si recò dalla Commissione di Stato per parteciparle un dispaccio dei suo Governo col quale gii ordinava l’inserzione della lettera del presidente Bonaparte al colonnello Ney nel Giornale di Roma2.

Non ostante i modi risoluti del generale, la Commissione rispose negativamente.

Allora si portò dal redattore di quel foglio; ma inutilmente.

Quindi, per sorpresa e quasi violenza, andò alla stamperia Camerale e ne ordinò la stampa.

Fu incominciata la composizione; ma, per ordine della Commissione, fu sospesa.

Intanto, informati i demagoghi della pubblicazione della lettera del Presidente della repubblica fran-

  1. Nel Giornale di Roma del 20 di settembre.
  2. È la lettera del 18 agosto 1849, che fece rinascere tante speranze nel cuore degli Italiani perchè in essa si dichiarava che la repubblica francese non aveva spedito i suoi soldati in Roma per soffocarvi la libertà, ma bensì per ordinarla, «preservandola da’ suoi proprii eccessi, e per darle un fondamento saldo colla restituzione del trono pontificale nelle mani d’un principe che si era pel primo posto arditamente alla testa di tutte le utili riforme». Vi si chiedeva al papa amnistia generale, amministrazione laicale, Codice Napoleonico e Governo liberale.
          Vi si rimproveravano acerbamente, per ultimo, i tre Cardinali della Commissione Governativa di Stato per non aver fatta menzione, nei loro proclami, della Francia e di quanto patirono i suoi soldati, e vi si ringraziavano questi del loro nobile contegno.
          Questa lettera fu publicata nel numero 250 del Moniteur Universel.