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Nel chiostro e giardino di S. Calisto si sono trovati varii cadaveri di preti. Fra questi si è riconosciuto il parroco della Minerva, di cui non si era più saputa notizia alcuna.
Tornano a vedersi girare per Roma dei sacerdoti, frati e qualche prelato.
Alcuno di questi ed anche Tosti si erano rifugiati in case particolari.
Circolano fogli stampati per raccogliere soscrizioni all’oggetto di pregare il generale Oudinot perchè solleciti il ritorno di Pio IX.
I meglio pensanti però vorrebbero che ciò venisse dal Municipio e non altrimenti da firme mendicate.
Da due giorni Oudinot fece abbassare gli stemmi del cessato Governo, le bandiere, e proibì i tre colori.
Le tettoie dei quartieri civici, che erano dipinte con i tre colori, furono anche tolte.
Ieri, in Trastevere, un verniciaio eseguiva l’operazione suddetta. Gli fu tirata una selciata in testa che lo fece cadere morto.
La principessa Carlotta di Nidda, della Casa d’Austria, è stabilita alla Villa Mellini, sul Monte Mario. Allorchè quell’altura fu occupata dai Francesi le si usarono quei riguardi che si convengono al grado suo1.
Dopo alcuni giorni, i Francesi osservarono che la principessa, da una finestra, faceva alcuni segnali
- ↑ Dì tutto quanto narra qui il Roncalli non mi fu possibile aver notizie da parecchi ch’io interrogai e che vivevano, in quel tempo, in Roma.