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Si vanno facendo continue carcerazioni notturne.

Nella notte scorsa furono carcerati il dottor Pasquali1, Lenzi, curiale2, l’avv. Raggi3.


12. — Il cardinale Tosti, prima di tornare allo Ospizio di S. Michele a Ripa, volle che tre camerate dei giovani più grandi che sono colà (circa 120) fossero cacciati via.

Infatti la sera dei 9 corrente fu eseguito l’ordine.

Alcuni di quei giovani sono nelle massime angustie non avendo alcun parente4.

Due dei medesimi, presi dalla disperazione, si gettarono nel Tevere.


  1. Andrea Pasquali, che fece parte, nel 1849, del Consiglio Comunale di Roma, fu valentissimo dottore, specialmente per le malattie dei bambini, intorno alle quali scrisse opere assai reputate. Morì in Casale Monferrato poco dopo la liberazione di Roma, e visse fin’allora in esilio, rifiutando, sdegnosamente, i patti che, pel suo ritorno in Roma e per un’alta carica offertagli, gli voleva imporre il Governo pontificio.
  2. Ferdinando Lenzi, serbatosi sempre fedele ai principi che propugnò nel 1849, fu, dopo la liberazione di Roma, eletto deputato di Albano, suo paese nativo.
  3. Oreste Raggi, scrittore reputatissimo di opere storiche e letterarie, non fu secondo a nessuno nell’amore di patria e nell’abborrimento del Governo clericale. Amantissimo del vero e del bello, che proclamò sempre altamente, ebbe in vita l’odio d’alcuni, ma lasciò, morendo, grato ricordo di sò nei molti amici e in quelli che, come me, ebbero la fortuna d’averlo a maestro.
          Nella numerosa lista dei proscritti «la rabbia di vendetta acciecò i preti per modo che esiliarono, coi vivi, perfino i morti, e il generale Ferrari, i colonnelli Manara e Melara ed altri prodi caduti in guerra, riapparvero nel catalogo de’ condannati allo esilio». (Torre, op. cit., II, pag. 303).
  4. Ammira, o lettore, la carità evangelica del Cardinale!