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Infatti, questa mattina rientrarono gli antichi ispettori delle poste, Campagnano, Massimo1, ecc.

Furono richiamati gli antichi Presidenti dei Rioni.

Questa mattina, dai Francesi, furono carcerati il P. generale del Gesù e Maria con altro religioso. Sembra che sia stato in seguito di forti sgarbi fatti ad un uffiziale che voleva osservare se nel loro convento vi era locale da mettere a profitto.

La quiete ogni giorno si va ristabilendo.

Oggi incominciò la contromarcazione dei Boni del tesoro e dei biglietti della repubblica2.

Oggi stesso fu diretta all’abate Coppi3 una lettera anonima (in data dei 2) colla quale veniva minacciato del pugnale dell’assassino perchè dirigeva la Gazzetta di Roma, contenente menzogne.

Gli antichi agenti di polizia sono nuovamente entrati nelle loro funzioni. Uscirono dal carcere Minardi, Alai, Freddi, Zamboni, ecc., e sono reintegrati nel posto che occupavano prima4.

  1. Il principe Massimo era Sopraintendente generale, e il principe Campagnano Ispettore generale delle poste.
  2. Con ordinanza del giorno 6, il generale Oudinot dispose che tutti i Boni della republica che erano in circolazione venissero entro 10 giorni, dal 10 di luglio, portati alla cassa della Depositeria per ricevervi un nuovo bollo.
  3. Come si sa, l’abate Coppi fu il continuatore degli Annali del Muratori. Era grande amico del Roncalli, e forse questi scrisse per lui il presente Diario.
  4. A provare quali impiegati di polizia richiamasse in servizio l’incorreggibile Governo pontificio, basti dire che il Minardi si offerse a tutti i Sovrani italiani per il nobile ufficio di boia contro i liberali.