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La notte del 23 cadde una bomba in casa del Duca di Caserta. La cameriera corse con una concola con l’acqua per spegnerla. Questa però esplose e ferì gravemente l’ardita giovinetta, che questa mattina mori.

Nella stessa notte, in Trastevere, una bomba precipitò un tetto uccidendo un bambino1.

Nella stessa notte un giovine, che era alle barricate, se ne allontanò per un istante, per recarsi a trovar la moglie; una palla, entrando da una finestra delle scale mentre le ascendeva, gli portò via tutte due le gambe.

Nella notte dal 23 al 24 alcuni nostri butteri ritolsero ai Francesi una provvista di bestiame ascendente a circa 300 capi.

Questa mattina entrarono in Roma circa 6 o 700 soldati provenienti da Camerino2.

Recarono seco loro circa un centinaio di bestie vaccine, qualche carro di grano ad altre provviste.

Questa sera (sono le 10) sinora tutto è silenzio.

Ieri è morto il generale Ferrari di morte naturale. Circa le 7 1|2 fu recato con pompa militare a S. Andrea delle Fratte3.


  1. Il bombardamento fu vivo nelle notti del 23 e del 24. In un solo quartiere si contarono, in una notte, 250 bombe, e in un giorno furono in numero maggiore nei quartieri di Sant’Andrea della Valle, Argentina e del Gesù.
  2. Secondo il Monitore Romano (24 giugno, 1840, num. 141) era un migliaio d’uomini del 3° reggimento e di volontari.
  3. Il generale Andrea Ferrari, napolitano, era partito da Roma, nel 1848, per la Lombardia, alla testa dei volontari romani, contro gli Austriaci. Aveva militato nell’esercito di Napoleone I, parteci-