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Alle 10 ant. furono suonate le campane a stormo.

Yarii popolani accorsero al luogo minacciato, ed alcuni uffìziali percorrevano la città eccitando il popolo a prendervi parte.

Intanto tale suono insolito pose l’agitazione nell’animo de’ quieti cittadini, e si attendeva da un momento all’altro la triste notizia dell’ingresso delle truppe francesi che tante vittime avrebbe costato.

Alcuni pezzi delle nostre artiglierie però tennero in soggezione l’inimico, ed una manovra del Garibaldi sembra che tenderà a rincularli o circuirli.

Sono le 9 pom. e vengono lanciate spesse bombe sulla città.

Allo spuntare dell’alba la divisione di Garibaldi, che occupava il campo trincerato sulla sommità dei Gianicolo, si accorse che i Francesi erano penetrati in città sul pendio del colle.

Quindi incominciò a bersagliare quel posto con due batterie, mentre un’altra li molestava dallo Aventino.

Alle 5 ant. i Francesi, ch’erano a Ponte Molle, si avanzarono ed occuparono la villa di Papa Giulio.

L’artiglieria svizzera rial Pincio diresse colio contro gli assalitori.


REPUBBLICA ROMANA.


Roma, 22 giugno 1849.

«Appena arrivatomi il rapporto per parte del Comando della prima divisione intorno ai particolari dell’avvenimento delli 21 e 22 corrente, verso San Pancrazio, mi affretto di pubblicarlo. Da questo