Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/152

134 diario roncalli


19. — I nostri cannoni, nella scorsa notte, proseguirono a tacere; non così però quello nemico, che di quando in quando tirò qualche colpo. Sull’albeggiare poi le cannonate furono frequentissime, come pure la caduta abbondante di proiettili nell’abitato.

Alla Ripresa de’ Barberi, al palazzo Nepoti, cadde una palla da 36; alla piazza di S. Marco, alla scalinata del Campidoglio, ne caddero altre.

Si è convinti che l’inimico perseguita l’Assemblea.

Il ponte Salara fu nuovamente occupato dai Francesi, e, avendolo i nostri riattato, essi lo tornarono a distruggere.

Nelle ore pomeridiane cadde una palla sopra il palazzo Rospigliosi1.


20. — Nel dì 19 corrente i Francesi tolsero, per le strade di ponte Salara, varie merci che venivano in Roma, tra le quali seimila libbre di polvere, 100 mila libbre di nitro, 12 cavalli e vario denaro.

Al Campidoglio caddero varie palle. Una sul campanile, che ruppe una statua, altra alla chiesa di S. Luca strisciando sul tetto del salone dov’erano radunati i deputati.


21. — I Francesi, avendo ridotta la breccia praticabile presso S. Pancrazio, alle 11 pom.2, vi sa-

  1. Dove cadessero palle nemiche, e che danno recassero agli oggetti d’arte, narrano, tra gli altri, il Monitore Romano nei numeri del 20 e del 24 di giugno; il Torre a pag. 249 del tomo 2° e lo Spada a pag. 643 del 3°.
  2. Il fatto avvenne di notte. Vedasi Torre, op. cit., II, pag. 22 e 231.