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126 | diario roncalli |
Onde non accadessero equivoci nel caso di un attacco, si diede la disposizione che i soldati indossassero una camicia bianca.
Grande però fu la sorpresa quando, avvicinatisi i nostri al campo nemico, li trovarono schierati in ordine di battaglia e con una camicia bianca come i nostri.
Da ciò si dedusse che vi era stato il traditore1.
Si scambiò intanto qualche fucilata con poche perdite, e si retrocedette.
Fu anche mandato, per fiume, un brulotto per incendiare un ponte di barche costruito dai Francesi.
Anche questo andò a vuoto.
Questa mattina si seppe che i Francesi avevano occupato la via della Sabina, ed avevano troncato il ponte Salara.
Non si ebbero pertanto corrispondenze per nessuno stradale.
Oggi fuvvi qualche scaramuccia verso Acqua Traversa, porta S. Pancrazio e porta Cavalleggieri.
S’ignorano i particolari.
Intanto i Francesi ruppero, nelle ore pomeridiane, i condotti che conducono l’acqua al fontanone ed
- ↑ Di questa spedizione, mal riuscita, non fecero cenno i giornali romani. Il generale Roselli, in un Ordine del giorno dell’11 di giugno, scrisse: «La truppa è rientrata poichè sapemmo il nemico prevenuto della mossa».
grato, Genova 1849, pag. 49), uno dei militi che vi prese parte. Ma il Vaillant (op. cit., pag. 63), il giornale l'Album del 29 settembre 1849, pag. 154 e il conte Lubiensky (Guerre et rèvolution d’Italie en 1848 et 1849, pag. 461) la dicono avvenuta la notte del 17.
Il Torre dice che gli usciti furono 8000.