Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/132

114 diario roncalli

Il dì 11 Gajani, rappresentante del popolo, propose il sequestro dei beni del Re di Napoli. L’Assemblea vi applaudì.

Il Triumvirato, con decreto dei 25 corrente, ordinò il sequestro e la vendita di tali beni per indennizzare, col ricavo, i cittadini che avessero sofferto danni per l’invasione napoletana.

Furono difatti sequestrati ed asportati tutti i mobili esistenti nel palazzo Farnese.

Con quelli della Casa Reale furono compresi quelli del conte Ludolf, Ministro plenipotenziario, e della sua famiglia, sicchè non furono rispettate neppure alcune galanterie della figlia del conte.


Bollettino del Triumvirato:

27. — «Per la via di Iesi gli Austriaci si sono condotti ad Osimo donde hanno spedito i parlamentari ad Ancona ad intimare la resa.

» Il Preside ha risposto dignitosamente che la città era apparecchiata a valida resistenza e che attendeva l’attacco.

» Alcuni usseri, spediti in ricognizione intorno al paese, sono stati ricevuti a colpi di fucile e due sono rimasti uccisi.

» Il Comando della città e della fortezza ha preso le più efficaci misure per sostenere una forte lotta.

» Le comunicazioni rimangono aperte per la via di mare.

» Il Governo ha già stabilito un piano generale di osservazioni militari nelle provincie dal quale si ripromette utile effetto.