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in ossequio a Pio IX, la guerra all’agonizzante Governo della Repubblica romana».

In quella spiaggia, ier l’altro, si presentarono 25 Francesi perlustrando.

Questa mattina furono riconsegnati i prigionieri francesi1.

L’ufficialità fu invitata ad un sontuoso banchetto da Sterbini.


  1. Nel Monitore Romano, del 7 di maggio 1849, N. 94,si legge:
        «In questo punto i prigionieri francesi, preceduti da un drappello di Guardie Nazionali, traversano il Corso al suono della marsigliese, tra due fitte schiere di popolo plaudente, tra le grida che scoppiano da ogni parte: Viva il popolo francese! abbasso il Governo de’ preti! viva le due Repubbliche sorelle!
        » La gioia è al colmo: da tutte le finestre sventolano bandiere tricolori,qua e là unita la francese alla nostra. Quei bravi soldati, illusi da un ministero sleale, e condotti per inganno (essi lo giurarono tutti) a combattere controle nostre libertà, sentono ora che i due popoli sono fratelli, e che la guerra che si volesse continuare sarebbe fratricida e liberticida ad un tempo.
        » Ecco una festa degna di Roma! quanto era degno di Roma lo spettacolo che presentava ne’ giorni scorsi, e presenta tuttora il popolo armato alle barricate.
        » Noi rinunciamo, è vero, ad un ostaggio prezioso rimandando questi prigioni: ma qualunque materiale vantaggio dee cedere all’idea di confermarne con questo fatto la fratellanza de’ popoli e l’assurdità di una guerra fra due repubbliche, che sono destinate a sostenersi a vicenda, o a soccombere una dopo l’altra alle insidie e alle forze congiurate dei partiti dinastici.
        » Il generale Oudinot e i suoi mandanti abbiano in questo tratto un’altra prova dell’Anarchia che regna fra noi. Questa mattina si pubblicò da’ Triumviri il decreto della restituzione de’ prigionieri: due ore dopo, quel popolo feroce che ha provato non ha guari come sa battersi, mostra oggi come sa essere generoso».
        E in quello del giorno 8 troviamo:
        «I prigionieri francesi, circondati da gran folla di popolo, stavano ammirando la stupenda mole innalzata da Michelangelo,