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— 71 — A. 1849

Domenica 18. — Oggi si sono adunati nei soliti locali i Collegi elettorali di Roma per eleggere ì nuovi Deputati all’Assemblea, in luogo di alcuni, che sono stati detti in altri luoghi, e di altri che hanno rinunziato; questa sera le urne degli scrutini sono state portate al Campidoglio col solito accompagnamento e formalità. — Si parla da ieri in qua di una protesta del Papa, e molti dicono di averla veduta; ma generalmente non si conosce.

Lunedì 19. — La protesta del Papa fatta a Gaeta il 17 corrente avanti il S. Collegio a tutto il Corpo diplomatico, è stata oggi pubblicata nel Monitore, che accenna essere stata letta all’Assemblea.

Martedì 20. — Il Monitore d’oggi ha annunziato che sono posti in requisizione i cavalli dei così detti Palazzi Apostolici e quelli delle così dette Guardie Nobili per servizio dell’artiglieria.

Mercoledì 21. — Un bollettino affisso questa sera annunzia che le truppe austriache hanno passato il Po e minacciano Ferrara, e che nella notte partirà il Ministro della guerra per attivare i mezzi di difesa1.

Giovedì 22. — Il Monitore d’oggi riporta una Legge emanata dall’Assemblea Costituente, in virtù di cui tutti i beni ecclesiastici dello Stato Romano sono dichiarati proprietà della Repubblica, riserbandosi il Governo di provvedere convenevolmente i ministri del Culto.

Venerdì 23. — Oggi è stato pubblicato un bollettino, il quale annunzia che il giorno 20 le truppe austriache avevano abbandonato Ferrara, portando seco i denari di una contribuzione, diverse persone in ostaggio e 12 mila razioni e dichiarando esser loro indifferente la forma di Governo e le persone, che lo esercitavano, purché restassero inalzate le armi ponti-

  1. L’intervento straniero era stato chiesto ufficialmente con la nota del 18 Febbraio, per opera del Card. Antonelli specialmente, che in quei giorni aveva d’ogni parte circuito il Pontefice. — Confr. Ambrosi De MagistrisRoma nella Storia dell’Unità Italiana - Studio introduttivo nel DiarioRoncalli vol. I, pag. 353 e seg.