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A. 1831 — 86 —

Lunedì 14. — La notte è passata tranquillamente, e nessuna precauzione strordinaria si è veduta prendere nella giornata.

Questa mattina il Papa doveva andare al Gesù dove tutto era disposto per riceverlo e vi era concorsa gran quantità di gente; ma poi è venuto il contrordine. È stato pubblicato un invito sacro del Cardinale Vicario, in cui si annunzia che, cominciando da oggi. saranno esposte le catene di S. Pietro a S. Pietro in Vincoli, e le immagini della B. Vergine di Campitelli e del Popolo, per implorare aiuto nelle attuali luttuose circostanze.

Questa sera a notte è stata affissa una Notificazione del Card. Bernetti pro-Segretario di Stato, in cui dopo aver parlato dei tentativi inutilmente fatti dai rivoluzionari, si dice che l’oggetto loro è il saccheggio delle pubbliche e private proprietà, profittando anche della stanchezza della truppa, e perciò qualora si rinnovassero simili tentativi si prescrive che ad ogni segno che venisse dato dal Forte Sant’Angelo, o dalle pubbliche campane suonate a martello, tutti gli scritti al servizio militare accorrano alla difesa della Religione, della Patria e del Trono. Questa Notificazione, anche per l’ora in cui è stata affissa, ha molto allarmato tutto il paese, si sono chiuse le porte e botteghe e le strade sono rimaste deserte1. Nella Notificazione suddetta si parla di persone illustri, falsamente vantate per complici: onde le voci su Braschi e qualcun altro paiono prive affatto di fondamento.

Martedì 15. — Qualche notizia avuta, che si potesse tentare questa sera da malintenzionati di fare l’illuminazione dei moccoletti (dicendosi che i venditori di cera avevano deposto di averne venduta una quantità straordinaria) ha sparso dell’allarme, e al solito si sono chiuse all’entrar della notte tutte le porte delle botteghe e pochissima gente ha girato per le strade; niente però è seguito nella serata. Oggi per i sospetti concepiti si è anticipata assai la reposizione del SS.mo al Gesù,

  1. Quest’incitamento alla guerra civile può trovare una scusa nell’inettitudine delle Autorità e nella paura eccezionale che aveva in quei giorni offuscata la mente dei poveri governanti.