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il Pontefice Pio VII. Grandi furono le feste fatte per il ritorno del Papa; per moltissime sere si ripeterono fuochi di giubilo e nella sera del 17 luglio fu inaugurato anche in suo onore il primo lume a gas; nel Casino fuori porta S. Pancrazio, detto il Vascello di Giraud, si dette nel 18 Luglio una solenne cantata dal titolo «Roma liberata dai Galli» con intervento di numerosissime e autorevolissime persone.
Il governo dei preti non poteva però dimenticare tutto ciò che era successo negli anni passati e meditava vendette; quindi, protetto dalle baionette straniere, inaugurò una feroce reazione: perseguitò quei che avevano fatto adesione al Governo Francese, ed istruì un clamoroso processo di Lesa maestà contro i rei della scalata del luglio 1809. Non contento poi di questo po’ po’ di reazione, ristabilì le giurisdizioni feudali e li dì 7 agosto, nella chiesa di S. Ignazio, in mezzo ad una folla di porporati e devoti, emanava il Breve della ripristinazione dei Gesuiti. Davanti all’imperversare di tanta reazione cominciò a farsi nuovamente sentire qualche voce ribelle: nella notte stessa del 7 fu arrestato un uomo che affiggeva i ritratti del Papa nelle chiaviche con sotto la parola «Finis». Il Governo, restaurato appena, volle mostrare al mondo la sua fortezza con la reazione più feroce contro i massoni ed i carbonari, la sua previdenza coll’ordinare Missioni nelle pubbliche piazze, ma intanto gli assassini ed i briganti diventavano signori di Roma e dei dintorni, costringendo il governo stesso impotente a domarli, a venir con loro a patti, ed i detenuti di Castel S. Angelo fuggivano impunemente senza poter essere rintracciati. Pur tuttavia la censura teatrale conservava in questi tristi frangenti, tutto il suo buon umore e, prevedendo chi sa quali pericoli, nel titolo della nuova opera del Rossini «L’italiana in Algeri» che doveva darsi al Valle nella sera del 14 Gennaio 1815, volle che fosse cambiato nell’altro «Il naufragio felice».
Prima però che il Governo fosse completamente ristabilito giungeva la nuova della fuga di Napoleone dall’isola d’Elba a mettere tutta la Corte pontificia nella confusione e nella paura.
Invano s’innalzarono voti che venisse arrestato il gran fuggitivo; la bandiera tricolore francese riapparve acclamata da