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A. 1847 | — 192 — |
la festa sarà, o non sarà differita. Questa sera al tardi è arrivato il Card. Ferretti nuovo Segretario di Stato, accolto con dimostrazioni di plauso da una quantità di gente, che volea anche staccargli i cavalli, il che non è stato permesso dal Cardinale, che è andato per il momento ad alloggiare a S. Silvestro a Monte Cavallo.
Venerdì 16. — Tutt’oggi gran concorso di curiosi ai quartieri civici, e grandi applausi per alcuni arresti di ladri eseguiti dalla medesima.
Sabato 17. — Nel Diario di oggi si è veduta annunziata la rinunzia del Card. Gizzi e la nomina, del Card. Ferretti a Segretario di Stato. Oggi è seguito nei quartieri civici una specie di riconciliazione e sincerazione con diversi corpi militari dei carabinieri, dragoni, granatieri ecc., sigillata con vino, e accompagnata da grandi applausi ed acclamazioni. Il Duca di Rignano è stato nominato capo dello Stato Maggiore della Guardia Civica.
Domenica 18. — Nella notte è partito Monsig. Grassellini governatore di Roma alla volta di Napoli, e si assicura che abbia domandato (non pare del tutto spontaneamente) un congedo per 6 mesi. È stato arrestato e condotto al quartiere civico a S. Marcello il Capitano Muzzarelli dei dragoni, che è uno dei designati nella nota affissa giovedì, per salvarlo dagli insulti del popolo. Il Tenente Colonnello Freddi dei carabinieri, che è nella stessa categoria, è scomparso da Roma.
Lunedì 19. — Oggi essendosi scoperto che un tal Menardi (soggetto di pessima reputazione, che da molto tempo stava a Roma ed uno dei segnati nella nota) si trovava nascosto in una casa vicino a S. Andrea delle Fratte; si è formato in torno alla medesima un attruppamento immenso di gente per impadronirsi della sua persona, quale attruppamento è andato sempre crescendo, e malgrado l’intervento della forza civica, carabinieri e di linea, e di Monsig. Morandi Fiscale (che fa le funzioni del governatore), il quale si è recato in persona questa sera, non è riuscito a dissiparlo. Si dice che il Menardi sarà arrestato, e che si pensi di trasportarlo à notte più avanzata.
Martedì 20. — Ieri sera anche il P. Ventura, celebre predicatore teatino fu chiamato per persuadere la folla, radunata