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— 167 — A. 1844 — 1845


NOVEMBRE


Mercoledì 20. — Questa mattina sono andato con Checco in carrozza allo studio di Tenerani, vicino alla croce dei Cappuccini, a vedere la statua di bronzo del Re di Napoli destinata per Messina, modellata dallo stesso Tenerani e fusa a Monaco; quindi nell’altro studio al vicolo della Catena abbiamo veduto il bassorilievo quasi terminato della Deposizione della Croce, destinato per l’altare della cappella Torlonia a S. Giovanni, ed altre opere dello stesso scultore.


DICEMBRE


Lunedì 2. — In seguito di una conferenza tra Monsignor Governatore ed una deputazione d’Inglesi, colla mediazione di Don Alessandro Torlonia, che ha portato le parole, e preparate le strade, ed essendosi data una benigna e molto larga interpetrazione alla proibizione delle caccie emanata martedì scorso, oggi si è tornata a fare la caccia alle volpi a cavallo, secondo il solito, fuori di porta S. Paolo1.



1845

GENNAIO


Lunedì 6. — In questi giorni si parla molto di un Editto pubblicato colle stampe (del quale sono venute delle copie a Roma) dal Card. Caggiano Vescovo di Sinigaglia sul buon costume, in cui si prescrive, fra le altre strane disposizioni, sotto pena di scomunica, che i fidanzati non possono far più di tre visite alle loro promesse spose, senza effettuare il matrimonio, che debbano restituirsi i regali fatti, sotto pena di venir questi confiscati, per erogarsi in benefizio dei poveri; e che siccome il disordine regna principalmente fra i contadini, in caso di

  1. Colla data del 16 Novembre, Mons. Governatore con una Notificazione aveva proibito qualunque specie di corsa di cavalli, anche sotto l’aspetto di caccia alla volpe, poichè giorni avanti un Inglese, in una di queste caccie, era caduto e morto.