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A. 1837 | — 138 — |
zione del cadavere. Pare che di questi e degli altri antecedenti siasi giudicata la morte cagionata da una febbre perniciosa.
Giovedì 13. — A Napoli il cholera seguita nello stesso grado; a Palermo infierisce in modo terribile e quell’Arcivescovo Cardinal Frigona è stato una delle vittime.
Sabato 15. — Oggi si è avuta notizia di alcuni casi di cholera seguiti a Ceprano. A Napoli il morbo sembra stazionario; i morti sono un poco diminuiti di numero, mantenendosi però circa i 300 al giorno; a Palermo la malattia seguita ad infierire.
Lunedì 17. — Le nuove di Napoli portano qualche ulteriore diminuzione nella mortalità. I casi di Ceprano si confermano, e si parla anche di qualche altro paese di quella provincia ma non con certezza.
Sabato 22. — Le lettere di Napoli non portano ulteriore diminuzione nel numero dei casi e delle morti di cholera. A Palermo pare vi sia realmente una minorazione grandissima. A Ceprano i casi seguitano non in fortissimo numero.
Lunedì 24. — La morte di una donna albergata al vicolo detto dell’Acqua santa presso la piazza degli Orfanelli seguita oggi con sintomi analoghi a quelli del cholera ha dato da discorrere e da temere.
Martedì 25. — Oggi con Editto si è ordinato che chiunque partirà da Roma per qualunque parte della Comarca e viceversa debba munirsi della fede di sanità.
Venerdì 28. — Corre questa sera una voce sorda che a S. Giacomo sia morto un soldato con sintomi cholerici, benchè dopo la sezione del cadavere siasi deciso il contrario, e che un altro soldato che nel medesimo ospedale lo aveva assistito, oggi stesse agli estremi: se il fatto è vero è serio assai.
Sabato 29. — Il secondo soldato che era caduto malato con sintomi sospetti, è poi morto nella notte, e in seguito della sezione del cadavere è stato pur troppo deciso esser morto di cholera. Un altro infermo dello stesso ospedale oggi è stato preso dagli stessi sintomi, e sta molto ammalato. L’ospedale è chiuso e senza comunicazione coll’esterno, almeno per quanto è possibile. L’allarme nel paese comincia ad esser serio.
Domenica 30. — Il terzo malato di S. Giacomo sospetto