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— 121 — A. 1834 — 1835

Sabato 6. — Ha dato motivo a molti discorsi in questi giorni l’arresto seguito a Moncone in Sabina di alcuni pretesi trappensi (che si dicono francesi) i quali, si erano colà riuniti, e che in seguito si è scoperto essere propagandisti politici. Gli arrestati chi dice siano due, chi quattro, essendo gli altri fuggiti.

1835

GENNAIO


Giovedì 8. — Molti curiosi professori e non professori vanno a S. Gregozio per vedere il cadavere del Card. Zurla; pare che il metodo praticato dal Siciliano consista in iniezioni di Mercurio e qualche altra sostanza, fatte per mezzo d’una incisione dietro al collo. Alcuni credono si sia data anche una specie di vernice a tutta la superficie del corpo, il quale si mantiene incorrotto ed anche flessibile nelle articolazioni1.


MARZO


Giovedì 12. — Questa mattina il Papa è andato a S. Gregorio ricorrendone la festa; è andato anche a visitare i lavori di Campo Vaccino, ove sono state collocate delle colonnette di travertino coi ferri intorno allo scavo della colonna di Foca, ed a quello della chiesa di S. Lorenzo in Miranda, ove si entra per mezzo di un ponte.


APRILE


Sabato 4. — Essendo morto il noto incisore Pinelli, uomo di qualche abilità, ma di una rozzezza e scioperataggine più che cinica, e non avendo lasciato di che pagare le spese del mortorio; una associazione di giovani artisti e studenti di belle arti ha supplito, faccendo una colletta per questo oggetto, ed oggi sulla sera i medesimi hanno accompagnato il suo convoglio funebre, portando alcuni di essi la bara, alla chiesa di S. Vincenzo e Anastasio a Trevi.


  1. Il Card. Zurla era morto in Palermo da due mesi ed era stato trasportato in Roma nei giorni avanti in perfetto stato di conservazione.