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ALLA SORELLA PAOLA
Come le rondinelle anno per anno
tornano al nido che le vide implumi,
così l’uomo nel giro dei suoi giorni
torna e ritorna al pensier della culla.
Ed ogni anno quel dì rifesteggiando
che alla fame, alla sete, che al dolore,
che alla vita mortale l’ha svegliato,
ogni anno in quel dì si riconforta
ad amar la sua vita.
E i parenti che allor nel neonato,
nella creatura fragile impotente,
della speranza lor videro il frutto,
e con pavido amore a lui porgendo
quanto la vita dona a chi la chiede,
del suo pianto si fecer velo agli occhi,
confidando che vesti e nutrimento
gli potessero far vivere la vita,
anno per anno poi rinnovellando
la speranza lontana ed il dolore
si fanno velo ancora agli occhi stanchi,
grazie porgendo a lui dell’esser nato,
perch’ei sia grato a lor della sua vita,
perchè il muto dolore sia obliato
e la promessa vana ogni presente.
Ma l’augurio che ciò ch’ei mai non ebbe
pur un istante