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appunto perchè la cosa è soggetta all’accidentalità; contro le persone che facendo ognuna il suo giusto, sono stato causa che la cosa andasse in un modo invece che nell’altro, con frasi come «occorreva che lui facesse questo», «già lui non sa fare che questo», ecc. Perchè il suo desiderio gli è la verità assoluta, tutto ciò che lo fece andare irrito è falso, ingiusto, ed è possibile solo supponendo un’intenzione ingiusta nelle cose, una malvagità speciale nelle persone. Da qui nasce l’idea del diavolo, dello spirito del male, che ogni tanto mette la coda nelle sicure felicità degli uomini. Poiché il mio desiderio è la verità, il Bene è la realtà naturale, il Male una forza trascendente. Così ben presto ognuno si riillude in ciò che lo diletta, e cerca non un diletto più sicuro, ma la ripetizione di quel diletto stesso che gli è venuto a mancare. Ma quando si guasti il filo al mio coltello, io non mi dorrò dell’aver perduto quello che ho esperimentato non valere il mio rimpianto, ma perduta l’illusione del suo valore, ben mi dorrò della mancanza d’un coltello che mi valga. — Ora qual’è fra le cose del mondo che si possa supporre indipendente dalle leggi del mondo, e sperare per sempre incolume dalle contingenze del tempo e della materia?1
  1. Non accadono mali inaspettati
    se perpetüamente
    ogni cosa in brev’ora il dio travolge.