— Bene, procurerò di dirlo quanto più posso in breve. La volontà apparisce nel mondo sempre come volontà di cose determinate. Il complesso di volontà di cose determinate è una vita organica. L’organismo si determina via via in rapporto alle diverse cose; ma ad ogni determinazione inerisce il senso che essa avviene non per sè, ma in quanto è necessaria alla continuazione dell’organismo. Questo è il sapore dolce che ha ogni cosa della vita, ed è la voce di tutte le altre cose verso le quali l’organismo si determinerà in futuro. In quanto una cosa è piacevole, tutta la persona vi è in atto. E come contende alla cosa come sua, così ne ritrae l’illusione dell’individualità. Ciò che a me piace, ciò che m’è utile — questa è la mia coscienza, questa è la mia realtà. Così la realtà ὀνομάζεται κάθ’ ἡδονὴν ἑκάστου (è detta secondo il piacere di ogni singolo).
Mentre a chi la riguarda dal di fuori, la volontà determinata nei suoi centri diversi appare nella sua correlatività variare come quando l’incenso si mescola con l’incenso, ἀλλοιοῦται ὅκωσπερ ὁπόταν θυώματα θυώμασι (ERACLITO). Ogni individuo ἐν εὐφρόνῃ φάος ἅπτεται ἑαυτῷ, nella notte accende a sè un lume (ERACLITO).
Ogni individualità che vuole essere, e diviene invece nel tempo, è attuale in ogni istante con tutta la sua volontà. Il piacere e il dolore esauriscono la vita, ἡδονῇ ὁ κόσμος κοσμεῖται καὶ τῇ λύπῃ.