— Non lo farebbero in ogni modo, perchè al gallo piace il grano, al bue il fieno.
R.
— Hai mai visto un bue fare un’indigestione di fieno?
N.
— No.
R.
— E come lo sa?
N.
— Ma prende tanto quanto non gli possa far male.
R.
— Resta sempre quello che hai detto: vuol dire che lo prende perchè gli piace.
N.
— Sì.
R.
— Allora è forza dire che gli piace fin tanto che non gli fa male.
N.
— Sì.
R.
— E se ne va via con la fame?
N.
— No.
R.
— Dunque gli piace quello appunto che è fatto pel suo corpo e tanto quanto. E quando corre, salta, va a bere al ruscello, insegue un altro animale o dorme, si prende la femmina e ne usa, credi che tutto ciò gli sia dolce, piacevole, o che gli sia di peso?
N.
— Credo che se non gli fosse piacevole non lo farebbe.
R.
— Ma anche ognuna di queste cose gli è un piacere?
N.
— Appunto.
R.
— Ed e perciò che una bestia libera non corre mai fino a perder le forze, nè s’indebolisce nella prigrizia, nè scoppia per troppo