- Il Dottore
- Vuoi dire un re che comanda secondo proprio talento, e non dipende da nessuno.
- Pulcinella
- Vedete che cagnara! Ma dite un’altra cosa. Il calzolaro comanda nella sua bottega, l’oste comanda nella sua taverna, il capo di casa comanda nella sua famiglia, e il re perchè non ha da comandare nel suo regno?
- Il Dottore
- Ha da comandare, ma secondo le leggi.
- Pulcinella
- Adesso va bene; e questa mi capacita. Buona giustizia a tutti, e non si ha da dire a chi sì; a chi no. Ma ditemi, signor dottore, il re di Napoli non governa appunto così? Fa le leggi e comanda secondo quelle leggi. Quando non sono più buone, fa altre leggi, e comanda secondo quelle altre.
- Il Dottore
- E questo è quello che non va bene.
- Pulcinella
- No eh? Perchè non va bene?
- Il Dottore
- Perchè il re non ha da fare le leggi.
- Pulcinella
- E perchè non le ha da fare?
- Il Dottore
- Perchè non è il sovrano.
- Pulcinella
- Oh diavolo! E chi è sovrano se non è sovrano il re?
- Il Dottore
- Il popolo.
- Pulcinella
- Questa è più bella di tutte. E il popolo non lo sapeva?
- Il Dottore
- Si viveva nell’ignoranza.
- Pulcinella
- Guardate quanto ne sanno quei Bolognesi che sono venuti a farci la scuola! Come hanno fatto quei biricchinelli a impararne tanto?
- Il Dottore
- Bologna è una città studiosa. Si tratta che ci è la Università: e poi si è detto sempre: Bononia docet.
- Pulcinella
- Ma discorriamola un poco. Se il popolo è il sovrano, toccava a lui a fare le leggi.
- Il Dottore
- Sì, certamente.
- Pulcinella
- Non ci è pericolo che riesca una Babilonia? Si suol dire che quando sono tanti galli a cantare, non si fa mai giorno. E poi cosa ne sa il popolo del governare e fare le leggi?
- Il Dottore
- Il popolo sa tutto, e non falla mai.
- Pulcinella
Ho capito. E i re possono sbagliare, perchè chi sa dove vanno alla scuola? Ma il popolo che fa