nazionali non ci sono più, e la moneta di carta servirebbe solamente per incartare il caviale. Bisogna dunque dare addosso alla Francia finchè è povera e screditata, e non lasciarle tempo di rimettersi in gambe.
- La Guerra
- Dite bene.
- Il Mondo
- In fine la Rivoluzione assomiglia al peccato, il quale al primo aspetto viene abborrito da tutti per la sua naturale deformità, ma se in luogo di combatterlo si comincia a prenderne confidenza, si finisce coll’essere peccatori. La prima rivoluzione della Francia quando incominciò non aveva un partigiano in tutta la mia giurisdizione; i francesi erano detestati da tutti, e per impaurire i fanciulli si nominavano i francesi in vece dell’Orco e della Befana. Bel bello s’incominciarono a guastare le teste, lo spirito della rivoluzione mi entrò in tutti i buchi, e voi sapete quanto avete avuto da fare per accomodarmi le ossa. Anche adesso la più grande e la miglior parte di quelli che mi passeggiano sulla groppa è indispettita contro questo nuovo attentato, desidera con tutto il cuore che venga subito represso; ma se si perde il tempo, i francesi soffieranno la peste della libertà in tutti gli angoli della terra, sedurranno con la licenza, con le promesse e con le menzogne una gran parte degli uomini, e in fine una metà del mondo dovrà combattere contro l’altrà metà del mondo.
- La Guerra
- Dite benissimo, e non ci è tempo da perdere. Vado a mettermi gli stivali e sono subito con voi.
- La Moderazione
- Fermatevi, e non vi movete.
- Il Mondo
- Cosa volete?
- La Guerra
- Chi siete?
- La Moderazione
- Io sono la Moderazione.
- La Guerra
- Ed io che sono la Guerra non ho avuto mai che fare con voi. Addio.
- La Moderazione
- Fermatevi, vi dico, perchè sono spedita dalle autorità superiori.
- Il Mondo
- Da chi siete spedita?
- La Moderazione
- Dalle potenze alleate.
- La Guerra
- Ho capito; vi hanno mandato a sollecitarmi. So tutto, e vengo immediatamente a servirle.
- La Moderazione
- Tutto al contrario vi dico, e voi non dovete muovervi, perchè non ci è più la guerra.