sia benedetta da tutta casa del Diavolo. Leggete un poco voi, perchè non trovo gli occhiali.
- Un Francese
- «Carissimo monsù Demonio. Finalmente il mio capestro è spezzato, la ristaurazione è andata in fumo, e la linea dei Borboni bigotta ha messo nella valigia la sua legittimità, e va a campare di limosina fra le genti straniere. Io comando nella Francia, e di là, secondo il solito, diffonderò la mia peste in tutte le quattro parti del mondo. In breve udirete novità grandi, e non potrete lamentarvi di me. Frattanto v’invio alcune migliaja di Francesi in caparra della mia futura generosità. Trattateli bene, e abbrustoliteli meglio degli altri, perchè sono i primi frutti del mio nuovo germoglio, e gli eroi delle tre gloriose giornate. Addio, mio caro padre ed amante.»
- Il Demonio
- Non dubitate che avrò per voi tutta la premura, e vi tratterò secondo il vostro merito. Capperi! Si tratta dei miei cari Francesi. Ma cosa è poi tutto questo guazzabuglio, e cosa sono le gloriose giornate?
- Il Francese
- Che, non sapete niente?
- Il Demonio
- Vi dirò, amici miei; ho udito un bisbiglio orrendo su nella Francia, e sapendo già come vanno a finire le cose vostre sono andato subito a preparare gli appartamenti, e non mi sono curato di altre informazioni.
- Il Francese
- Abbiamo detronizzato Carlo X, e lo abbiamo sbandito con tutta la sua famiglia.
- Il Demonio
- Ci ho gusto. Coloro non erano dei nostri, e avete fatto bene a levarveli d’attorno. Veramente vi era un modo più bello.
- Il Francese
- E quale?
- Il Demonio
- Ammazzarli. Il coltello dei Francesi fu sempre insanguinato col sangue dei loro re.
- Il Francese
- Si è creduto di salvare certe apparenze.
- Il Demonio
- Via, via; poco male. Se non avete ammazzato Carlo, ammazzerete qualchedun altro. E adesso chi fa da re lassù nella Francia?
- Il Francese
- Luigi Filippo d’Orleans.
- Il Demonio
- Il figliuolo di quel birbante di Egalité?