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accosta ad Orzaglia e a Livignano, insinuasi lungo il fosso del Soraggio, che attraversa alla Villa di questo nome; e percorrendo fin sopra a Sillano la destra del fosso medesimo, si svolge sul versante sinistro di quello di Dalli, o di Capo-Serchio, fora l’Appennino al Cavursello, e pel Rio Albo discende agevolmente al Cerreto dell’Alpi, ove passa la Secchia accanto alla strada militare di Fivizzano.

Adesso piuttosto che seguitar passo passo la nostra Via, accompagnandola per Culagna, Acquabona, Busana, Casal di Talada, le Coste, Caslelnuovo ne’ Monti e Felina, e quindi pel Tresinaro a Carpineti, a Scandiano, e finalmente a Reggio o a Rubiera o a Modena, secondo che meglio venisse stimato; credo che più volentieri ascolterete i motivi, i quali mi hanno indotto a modificare notevolmente l’andamento, che nel precitato Rapporto mio vi aveva proposto.

Prima di tutto ho circuito Lucca dalla parte di Ponente, anzichè da Levante, e sono andato ad occupare la Strada dei Bagni fino alla Fraga, per veduta economica, e per non danneggiare soverchiamente la fertile circostante campagna, come avverrebbe tenendo in forte arginatura la ferrata dalla Città all’indicato torrente. Questa misura d’altronde nessun danno produce, perchè con poco può rendersi buona la rotabile contigua, la quale fa capo al Mulino bianco, e questa vale senza pregiudizj apprezzabili a rimpiazzar l’altra che s’impedisce all’uso pubblico dalla Linea in progetto. Anzi con reciproco vantaggio e dello Stato e dell’Impresa, potrebbe trarsi partito dalla Strada istessa dei Bagni ne’ tratti successivi a