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colli, si avrà una direzione unica, compatta, responsabile, che lasciate da canto le etichette cammini sulla strada nuda nudissima degli interessi. V’è chi parla di chiamare ingegneri dall’estero. Ciò facendo andremmo d’accordo con quei francesi i quali in questo istante medesimo e in mezzo ai tanti allievi della Scuola Politecnica, si servono per le strade ferrate d’un giovane ingegner milanese. Sicuramente un ingegnere degno di dare una strada ferrata alla Francia, cesserà d’esser capace quando si tratterà di darne alla sua città nativa, perchè: nemo propheta in patria. Fin qui si tratta d’un giovane a cui la nostra rara e consumata prudenza non vorrà forse affidare la somma delle cose. Ma non abbiamo forse un uomo di età matura, nutrito di forti studj e di molta esperienza e già da anni non d’altro occupato che di visitare e studiare tutte le strade ferrate che si stan costruendo in Europa? Gli amatori delle piccolezze municipali potrebbero accontentarsene, almeno per il sodo e giudizioso motivo che l’uomo in questione non essendo precisamente nè da Venezia nè da Milano, ma qualche cosa di neutro e d’intermedio, quadrerebbe con singolare e felicissima esattezza al bisogno nostro ed ai nostri pregiudizj. Del resto se dobbiamo giudicare da ciò che finora si è veduto fra noi, non tutti gli uomini dell’arte son adatti a indo-
vinar la vena giusta in questo argomento benchè possano utilmente e onorevolmente cooperarvi.

Intanto che il sovvertimento universale del commercio rallenta le reali offerte dei capitali e assottiglia le speranze dei soscrittori, profittiamo del mal tempo e abburattiamo l’argomento, il quale è più complicato e difficile che non sembra a chi vi giunge non preparato.

Cattaneo.