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della quale altre reliquie saran pur quelle venute all’aprico in quest’anno a qualche distanza, poichè sono oggetti uguali e contemporanei1. Vero è che tombe antiche o non vi rimanevano o non furono vedute nelle escavazioni precipitose, e che quegli oggetti parevano stati tramestati. Ma e assai probabile che le prische tombe venissero manomesse, e n’andasse dispersa la suppellettile, allorché fu ridotto a cimitero cristiano il piazzale di S. Domenico, ove quegli oggetti furono rinvenuti nell’abbassarne notevolmente il suolo.

Non v’ha dubbio ch’esso recinto antico esistesse a’ tempi romani, ma nè a questi tempi, nè a tempi posteriori, niuno vorrà assegnare le tombe di cui parlo: quindi nè alla Bononia romana, nè alla susseguente


  1. Tra molte cose trovatevi, che andarono in diverse mani, queste ho vedute io raccolte da un solo ed ora possedute dal signor Pompeo Aria.
    Tre vasetti quasi a foggia di pentolini, color d’argilla con quattro o cinque fori romboidali nel ventre.
    Due cilindri a capocchie di terra nerastra, uno dei quali con croce (Cf. Mortillet Le signe de la Croix avant le Christianisme pag. 80. fig. 38.). D’un altro fu recata a me la metà ornata di croce a spicchi, come uno di Villanova (Cf. Sepolcreto ecc. tav. VII. n. 3.).
    Due fusaiuole di terra nera; una della solita forma conica con la croce di Malta (Cf. Sepolcreto di Villanova tav. VI. n. 5.), l’altra piatta.
    Pezzi di fibule piccole di bronzo come quelle di Villanova; una con l’incastonatura a rombo (Cf. Sepolcreto sopraddetto tav. VIII. n. 9.).
    Molte anelle di bronzo di mediocre grandezza, come quelle che soglionsi rinvenire nell’agro nostro insieme a freni da cavallo.
    Metà d’una di quelle bulle di bronzo, di mediocre grandezza, ch’erano portate al collo dagli adolescenti, ed una piccola pur di bronzo.
    Due pallottoline di vetro azzurro con circoli bianchi simili a quelle di fibule di Villanova (Cf. Sepolcreto tav. VIII. n. 22.).
    Molti globetti di lamina di bronzo con appiccagnolo, come a Marzabotto (Cf. Necropoli di Marzabotto tav. XVII. n. 6.).
    Tre punte alate di freccie di bronzo come a Marzabotto (Cf. Necropoli tav. XIX. n. 10. 11. 14.).
    Anello munito di punte come a Marzabotto (Cf. Necropoli tav. XIX. n. 18.).
    A me fu portata la meta superiore d’una palettina di bronzo con appiccagnolo, uguale ad alcune di Villanova.