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Moltissimi piccoli pezzi d’una striscia sottile di bronzo, larga 3 cent., i quali riuniti sono lunghi m. 1. 70.

Alquanti gruppi ognuno dei quali formato da cinque anellette di bronzo infilate in un’altra d’uguale grandezza, come a Villanova1.

Ventidue fibule di bronzo a molla spirale, di forma e di ornamenti simili ad alcune di Villanova2.

Coperchio di bronzo, d’un vasetto frammentato, notevole per avere in cima un’ansa serpeggiante e barocca.

Globetti di vetro o schiettamente azzurri o con circoli gialli, per fibule, come ho prima accennato, ed uno più grande per ago crinale.

Poi, a livello e presso l’ossuario di questa tomba, trovai la parte anteriore dello scheletro d’un cavallo, forse immolato ai Mani del suo signore, secondo il rito testimoniato da Omero3. Non potei però accertarmi se tale ossame appartenesse alla tomba descritta o ad una che sarà stata vicina e manomessa, alla quale dovevano spettare le mandibule incombuste d’un teschio umano là rinvenute. Le quali sono indizio di quella promiscuità in certi tempi, già comprovata, della semplice sepoltura e della incinerazione dei cadaveri: a Villanova, frammezzo a 179 inceneriti, erano 14 scheletri che non avevano avuto l’onore del rogo.

Degli altri due sepolcri non manomessi uno era simile al descritto ma povero di figuline e di bronzi, abbondante invece d’ossame di bue, di maiale, di capra, di pollo e principalmente di cavalli, avanzi riferibili tanto a vittime, quanto al silicerno, ossia convito ferale, alcuni dei quali sembravano aver provata l’azione del fuoco.

V’erano ancora punte tagliate e lisciate di corna cervine e nuclei di corna della capra grande delle mariere, un


  1. Sepolcreto tav. VI. n. 13.
  2. Sepolcreto tav. VIII. n. 5. 6. 12. 13.
  3. Iliade lib. 23. v. 230. traduz. del Monti.