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Due fibule il cui corpo d’ambra tagliato a sezioni 1. Grossa ambra, tuttavia lucida non essendo alterata come di solito dagli agenti ambienti: aveva servito anch’essa, benchè non suddivisa, a ornare una fibula ed era collocata sull’ossuario.
Una palettina di bronzo con cartoccio pel manico, come a Villanova, elegante e incisa a scacchetti: posava sopra un vaso accessorio.
Un fermaglio di bronzo.
Una di quelle verghe cilindriche, pur di bronzo, (fig. 4.) rastremate verso le estremità, munite di capocchia e cappello; sorta di utensili che non han forse riscontro fuori dell’agro nostro ed il cui uso è ignoto, non essendo ammissibile che fossero fusi da filare come conghietturò di quelli di Villanova talun archeologo.
Sottile coppa di bronzo (fig. 5) con scacchetti incisi sotto il labbro.
È bel frammento d’altro vaso una lamina, pur di bronzo, con ombellico rialzato a sbalzo, dal quale divergono a guisa di raggi cordoncini anch’essi sbalzati.
Filoncino di bronzo lungo 43 cent. con manico elittico, e pomo d’ambra di nove pezzi: si potrebbe dire che ha l’apparenza, benchè non possa avere la realtà, di un grandissimo ago crinale.
Più singolare e più incomprensibile ancora è un ordigno, anch’esso di filoncino di bronzo, il quale per un tratto di cent. 17 è orizzontale, poi si erge ai capi in due
- ↑ Sepolcreto sud tav. VIII. n 19