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DICHIARAZIONE

DEI DUE TIPI ALESSANDRINI INEDITI

RAPPRESENTATI NELLA TAVOLA QUÌ ANNESSA

e già descritti sotto i num. 74. e 214. di questa lezione.


I.


Nel rovescio di questa preziosa medaglia inedita, appartenente all’anno decimo settimo del regno di Adriano Imperatore (an. 133. dell’era volgare), troviamo per la prima volta l’imagine di una divinità egizia poco conosciuta finora, e non più veduta sui monumenti numismatici. Questo è il dio Luno detto Ooh, ovvero Pooh, Luno ossia il Luno, dagli Egiziani; il quale non era veramente altra cosa che la Luna stessa venerata sotto forma e nome masculino. Lunam Ægjptii mistice Deum dicunt. Spartian.

Questo Essere mitologico, nel modo con cui è rappresentato su questa nostra moneta, si potrebbe a prima giunta confondere con Ftah, l’Essere attivo, emanato da Ammone-creatore suo padre per ordinare e dar perfezione alle cose create. Ambedue queste divinità hanno il capo coperto con un berretto di forma loro particolare, il quale adattandosi esattamente alla figura della testa ne dimostra ogni contorno. Una tonaca strettissima cinge e fascia sì all’uno che all’altro tutta la persona, dal collo fin sotto la pianta de’ piedi; le sole mani rimangono loro in libertà, e con esse stringono le insegne dell’autorità e del potere, vale a dire, il flagello, l’uncino e lo scettro delle divinità benefiche, coronato dalla croce manicata, simbolo della vita, e da quel cippo ornato di più cornici, detto comunemente il nilometro. Ma il dio Luno in questa medaglia si distingue facilmente da Ftah pel globo che porta sul capo, e per una certa appendice che esce lateralmente dal suo berretto in forma di un manico ricurvo a guisa di un corno d’ariete; forse per dar mezzo di levare e mettere quel berretto a piacimento. Con questi attributi e col suo nome stesso, Luno si trova in