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Da dicto loco de amplez per spatio de miglia 5 bone se va per vie non molto difficile ben montuose al passo dela porta passo veramente angusto et stretto cumciosia che ditto passo non e piu largo che sia landar de un caro per che dal lato dextro per altissime e precipitose rive de saxosi monti discorre el fiume niza da laltro e il monte altissimo et egli facto una certa bastieta de legname con un certo stechato et reparro che se spica dal dicto passo et va fino ala sumita del monte per questo passo seva ala Trevisa a Vilacho et infine per quelle Terre dela lemagnia et secondo el judicio mio essendo custodito ditto passo e inaccssibile. Tamen per questo incustodito del 1477 passorono 1 si per lo monte qual etiam per lo passo cercha cavalli in 7 milia de Turchi li quali senza contraditione alcuna andorono dove i volsero facendo per lo frioli et per la alemagnia de grandissime occisione incendij et prede.

Per minor spatio che de miglio mezo lutano dal dicto chiavoredo per saxose rive de alte et strete montagnie discorre el ditto fiume lisonzo sul quale de un volto solo e fatto un ponte per lo quale lassando a man sinistra la ditta valle de amplez per spacio de miglia X bone per via piana ben saxosa se va al castello et luogo de Tolmin 2 tutto habitato da

  1. Del 1477 passorono. Qui il Sanuto ricorda di nuovo il passaggio de’ Turchi. Dice ch’eran settemila cavalli; il Palladio ha diecimila ( l. c. p. 51 ).
  2. Tolmin. Si è reso celebre il nome di questo luogo perchè credettesi che Dante vi soggiornasse e scrivesse a petizione di Pagano della Torre patriarca di Aquileja alcune parti delle sue cantiche. Ma il chiarissimo ab. Giuseppe Bianchi mostrò falsa questa tradizione nel suo libro: Del preteso soggiorno di Dante in Udine od in Tolmino durante il patriarcato di Pagano della Torre, ec. Udine, Turchetto, 1844, 8.°