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ammiriamo sospese nella volta dei cieli, non che le altre di gran lunga più numerose e di dimensioni molto minori, che sfuggono ai nostri più potenti telescopii. A seconda della diversa natura di questo lavoro di concentrazione, si formarono corpi dotati di luce propria, come le stello, ed il nostro sole; e corpi oscuri, come i nostri e molti altri pianeti, i quali tutti sono raccolti in sistemi più o meno definiti, il cui numero si va tutti i dì scoprendo sempre maggiore, e tra cui va annoverato il nostro sistema solare; la formazione del quale venne tanto bene esposta dal Laplace colla nota sua ipotesi della nebulosa primitiva, ipotesi che strettamente si annoda con quella di Herschel.

Però un immenso numero di tali concentrazioni rimasero tuttora incomplete, e cagionarono innumerevoli ammassi della stessa materia cosmica, senza alcuna consistenza e forma determinata, a di tutte le dimensioni possibili. Tali sono le nebulose propriamente dette, nelle quali si rav visano uno o più nuclei luminosi, circon-