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allora non ha procurato la maggiore utilità per lo stato, nè il privilegio basta a farla sorgere. È vero che il governo si riserva la facoltà di permettere l’apertura di altre strade in prossimità di quella concessa; ma si obbliga altresì di preferire la società di questa nella costruzione delle nuove, quando abbia condotti a termine i lavori della prima; ma allora pone questa società nel caso di fare enormi sacrifizi o per la loro effettuazione, o per avere una concorrenza dannosa, se l’apertura di queste, che dovrebbero necessariamente esser riconosciute più utili, si facesse a spese di una nuova società. Di più con tal privilegio, che non è sempre stato rispettato, come è avvenuto alla via Leopolda, si attenta alla libertà dell’ingegno e dell’industria, e si paralizza l’attività degli altri; poichè se in prossimità più o meno grande della linea concessa venisse trovato un andamento migliore e più utile, questa scoperta dovrebbe cadere nel potere della società concessionaria, togliendo agli altri il frutto delle proprie fatiche, o dovrebbesi per mantenere la concessione diminuire l’utile pubblico, o per mantener questo, ritirar quella, che in certi casi crediamo essere il partito più onorevole e giusto.

Sembrandoci queste le principali mende nel generale delle concessioni, non ci fermeremo ad esaminarle partitamente, nè a discutere se siano onorevoli o no certi donativi che alcune società si sono imposte l’obbligo di fare a pubblici stabilimenti per ottenere la domandata linea, nè a rintracciare altri piccoli nei che spariscono innanzi ai larghi e grandiosi principj che, fuori degli accennati difetti, chiaramente risaltano, e che provano che anche un governo, giustamente encomiato per sapienza e per giustizia, non può sempre sottrarsi alle leggi di natura; ma invece passeremo a dire del migliore ordinamento delle strade ferrate toscane, poichè tempo è ancora di farlo.

Tre linee sono oramai in costruzione, e in parte attivate; e non è più possibile trascurar queste nell’ordinamento delle strade toscane; ma per buona sorte non è men