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CAPITOLO II.


Concorso del governo a sussidio dell’impresa;
lasciata tuttavia all’industria privata con certe condizioni
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L’industria privata colla propria attività ed energia, soventi volte però non dotata d’una sufficiente copia di mezzi, parve potersi tuttavia utilmente incaricare dell’impresa di costruire strade ferrate, e specialmente d’esercitar su di esse il carreggio, purché sussidiata dai mezzi del pubblico erario; e ciò, notisi però, quando non ostano considerazioni politiche, strategiche ed economiche, le quali consigliassero di ritenere a proprie mani un tale servizio.

I detti sussidi del pubblico erario, chiamisi pure questo regio, provinciale o comunale, secondo che le finanze di tutto lo Stato, delle province o de’ Comuni li forniscono, sono però sempre un concorso dato a pubbliche spese, per giusta causa d’interesse universale. — Un tale concorso è conceduto opportunamente quando i presunti prodotti dell’impresa non sono adeguati alla spesa di essa; onde la convenienza di sovvenirla, poiché quella tuttavia procura altri generali vantaggi, profittevoli allo Stato intero, come si é detto.

Quattro, in sostanza, sono i modi con cui cotesto concorso vien conceduto 1.

  1. Oltre a tal modi di concorso à sussidio di tali imprese, i governi le secondano ancora con favori daziari od altri; — per esempio di gratuita introduzione del materiale necessario alla strada, senza pagamento di dritti doganali; — di trasporti privilegiati di lettere, derrate regali o di truppe ad un minor prezzo favore però; — d’esenzione de’ dritti di mutazione di proprietà per l’acquisto de’ terreni; — di concessione gratuita d’essi, talvolta accordata dal Demanio, se propri; o per concorso suo, o delle province, o de’ Comuni, se de’ privati; od anche de’ privati medesimi, onde facilitare l’impresa; — coll’abbandono a favore d’essa di pedaggi e gabelle vigenti, o che si sopprimono; — Finalmente col privilegio dell’espropriazione per causa di pubblica utilità de’ terreni da occupare. Questi favori concedonsi anche senza gli altri concorsi de’ quali si va far parola.