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1.° Che, quanto a quella ideata direttamente da Bergamo a Monza, si vuole che S. M. I e R. abbia fatto sperare alla città di Bergamo che il privilegio di quella strada sarebbe fra non molto conceduto. Recentemente una deputazione bergamasca essendosi recata dal ministro delle finanze per sollecitare tal concessione, S. E. rassicurò che appena sistemati gli affari della strada Ferdinandea, si sarebbe occupato di tale pratica.
2.° Trovasii compiti gli studi da Treviso a Mestre,, per cui esiste una concessione preliminare, ed era anzi già corsa la voce d’un privilegio definitivo già emanato, che alcuni annunciano del resto poco dover tardare; sicchè ne deducono la prossima effettuazioni della cosa.
A noi pare invece, 1.° che quella strada, destinata a congiungere Trieste a Venezia sarà fra le ultime intrapresa. 2.° Che l’emanazione d’una concessione privilegiata debbe dipendere dal partito che sarà preso dal governo intorno alla strada Ferdinandea; e se, come persistiamo a creder probabile, il governo medesimo, riconoscendo in fin di conto la società meno atta a compierla, ne assume il carico, accordando per le somme fin qui spese dagli azionisti il promesso compenso in obbligazioni dello Stato fruttanti il 4 per %, non crediamo alla concessione di privilegi definitivi tra Venezia e Trieste, essendo naturale che il governo regoli quella linea colle stesse norme che adotterà per la Ferdinandea, ed ha già adottate per la triestina, a meno che credasi impegnato dalla concessione preliminare.
3.° Una concessione collo stesso scopo era stata chiesta da Trieste a Treviso e Mestre dal prelodato cavaliere Bruck, direttore generale del Lloyd austriaco nel 1839. Codesta strada, secondo la prima sua idea, dovea passare per Monfalcone, villa Vicentina, Palmanuova, Latisana» Porto Gruero, Motta, Oderzo e Treviso. Ma in sèguito agli studi praticati, si sarebbe modificata secondo l’andamento esposto dal conte M. A. San Fermo nella memoria già citata, da questo pubblicata nel Lloyd austriaco, per le ragioni, che si trovano in quel suo articolo del detto giornale accennate.
La domanda non ebbe altro séguito probabilmente perchè il governo austriaco è nella già avvertita intenzione di collegare egli stesso la linea dello Stato da Vienna a Trieste con quella Ferdinandea Lombardo-Veneta.
4.° Una domanda era pur stata fatta dal conte Alvise Mocenigo per una linea da Padova per le Terme, Battaglia, Monselice, Rovigo a Santa Maria Maddalena sul Po, rimpetto al ponte Lagoscuro. — Tutte le informazioni delle varie autorità I. e R. e politiche, militari e camerali erano riuscite favorevolissime. Si è creduto poi di comprenderla nelle disposizioni dell’ultima sovrana risoluzione protraendola al 1850.
5.° Un’altra domanda ancora era stata presentata dal ridetto conte M. A. San Fermo, fino dal 1841, per una linea da Castiglione delle Stiviere per Esenta a Desenzano, nel caso però soltanto, si noti ad onore di lui, che la strada Ferdinandea non avesse toccare le rive del lago di Garda. Avendo