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Puglia sulla costa di Manfredonia e di Gallipoli; laonde si può con fondamento presumere che il governo napoletano nella sua giustizia preferirà i migliori offerenti.

Quest’esatta e fedele notizia de’ più recenti fatti succeduti a Napoli, somministrata da sicure informazioni, basta a mostrare come siano meno esatte ed ingrandite contro verità, quelle de’ fogli parigini anzidetti. Poiché nè v’ha alcuna concessione definitiva, nè essa concerne che una sola linea e ancora per non lungo corso; molto meno abbraccia poi tutte le linee d’una intera rete eccedente i duemila kilometri; nè v’ha, un solo privilegio dato ad una sola compagnia, come venne in quegli articoli asserito.

Ora, se sia alla morale conforme spacciar azioni, vantando ottenuto un’impresa massima, quando d’una tenuissima solo v’ha promessa; se sia degno d’uomini serii e costituiti in dignità, il permettere che il nome loro aggiunga autorità alle illusioni che i creduli possono concepire d’un assunto, riputato così molto più ragguardevole, si lascia giudicare a chiunque sappia apprezzare cotali atti.

Noi, malgrado la facile tendenza notata in molti per siffatte imprese, cui s’associano i potenti del giorno, non cesseremo di chiamarle immorali, di protestare contro esse, e di scongiurare i governi italiani a non permettere che prevalgano negli Stati loro.

Intanto a compimento dei precedenti riscontri debbesi ancora aggiungere che nello scorso anno 1844 il concessionario Bayard, costruttore della strada suddetta da Napoli a Nocera e Castellamare avea chiesto pure la facoltà di condurla sino ad Avellino.

Ma perchè il paese montuoso presenta maggiori difficoltà e dispendio più ragguardevole, chiedeva esso una garanzia d’interesse mimmo (5 per %) d’incoraggiamento.

S. M. il re accolse con ottime disposizioni la domanda, prescrivendo, un rapporto in cui si proponesse l’affare e si disse conto degli incoraggiamenti dati da altri governi per somiglianti opere.

Ma per quanto assicurasi, malgrado il favorevol voto dei ministro dell’interno, che tosto rassegnava quel lavoro, gli altri segretari di Stato essendosi proferiti contrari per non gravare l’erario di quella spesa, quantunque eventuale, il re decise che la domanda non venisse accolta.


#2.° — Strade nel regno Lombardo-Veneto.


Le notizie ulteriori raccolte concernenti alle strade del regno Lombardo-Veneto sono le seguenti:

Il congresso generale degli azionisti della strada Ferdinandea, convocato a Venezia, il 24 luglio radunatosi, prima di udire la solita relazione del conto annuale 1843-44, sentì quella del Commissario governativo intorno alla do-