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La navigazione a vapore sì estende ed avvicina i mari dell’Oriente col Mediterraneo. — La coltura del caffè, dello zuccaro, dell’indaco, s’accresce e si perfeziona. — I processi di fabbricazione si migliorano, mercè dell’introduzione degli opifici meccanici. Calcutta sola ricevette nel 1843 e 1844 per più di 4 milioni di macchine destinate al lavoro dello zuccaro. Alcuni esempi furono seguiti con fervore; la qual cosa resulta dal vedersi l’importazione britannica dello zuccaro indiano salita dai 3 milioni al montare di 45. — Sul cotone notasi lo stesso progresso. È noto che l’India istessa ne consuma 4 a 5 milioni di quintali, e ne somministra 500,000 all’industria cinese; e se quella coltivazione ancora si migliora, siccome quella pianta, dal Capo Comorin sino all’Himalaya, cresce abbondante, scorgesi che l’India sarebbe, come l’Egitto, nella miglior condizione per provvedere l’Europa intera di tal genere, dacché la mano d’opera colà è molto men cara dell’America e di qualunque altro Stato produttore in cui servano a quella coltivazione gli schiavi.

Il commercio dell’Indie Orientali, in somma, è in una nuova fase di progresso, dopo che la Gran Brettagna gli ha conceduto favori consimili a quelli accordati al traffico delle Antiglie; la maggiore libertà ddle speculazioni, la riduzione delle tariffe debbono viepiù farlo fiorire.

Se si parla poi della maggiore importanza che prende il traffico colla Cina, vedesi da quella relazione, ch’esso fu nel 1844 attivissimo. L’importazione dei tessuti vi prese un aumento straordinario. Sopra 307 navi giunte, 228 portavan bandiera inglese, 55 americana, 10 olandese, 7 francese, ec. Il valore delle importazioni e delle esportazioni del porto di Canton eccedeva quello precedente pel commercio britannico di 210 milioni, e pegli Stati-Uniti di 49 milioni. Le esportazioni consistono in thè, seta greggia e cassia; le importazioni in tessuti di lana e cotone, ed oppio, di cui s’introdussero nel 1844, 41,000 casse del valsente di oltre 100 milioni; scambiando così il thè, merce salutare ed igienica, con un velenoso narcotico.

Cotesti dati ci sembrano interessare indirettamente la marineria italiana, in quanto dimostrano agli speculatori qual vasto campo sia aperto ai viaggi di lungo corso; e se per ora, tranne la Gran Brettagna e l’America, appena si mostrano in que’ lontanissimi lidi le altre bandiere più potenti d’Europa, non è presunzione raffermare che, ripreso l’antico cammino, le bandiere degli Stati italiani potrebbero nuovamente mostrarsi in quegli scali dove altre volte già ebbero potenza e credito.